Pangrattato, pinoli, uvetta, pecorino, olio extravergine di oliva e succo di limone è la saporita miscela che riempie le nostre sarde a beccafico, in siciliano “sardi a beccaficu”. La ricetta è quella gelosamente custodita della mamma, ma che, grazie al nostro spirito di attenta osservazione, oggi replichiamo per voi.
E’ un piatto della tradizione siciliana e, dato che in questo blog parliamo anche di abbinamenti olio e cibo, vi suggeriamo di abbinare i piatti tipici di un territorio con l’olio della sua zona, in questo caso quindi usate un olio siciliano. Noi ovviamente abbiamo usato il nostro “fedele” Sciauro!
Ingredienti per 4 persone:
- Alloro qualche foglia
- Sarde fresche 800 gr
- Il succo di 1 limone
- Pangrattato 50 g
- Pecorino grattuggiato 25 gr
- Uvetta 25 g
- Prezzemolo tritato q.b
- Pinoli 25 g
- Acciughe (alici) 2 filetti
- Sale 1 pizzico
- Pepe macinato q.b
- Olio di oliva extravergine siciliano q.b
Tempo di preparazione 50 minuti.
Accendete il forno a 200°. Pulite le sarde privandole di squame, testa e lisca. Lavatele e una volta asciugate apritele come se fossero un libro, stando attenti a non romperle lungo l’attaccatura del dorso.
A questo punto sono pronte per essere riempite con il seguente impasto: il pangrattato, dorato in padella con un filo di olio, insieme all’uvetta rinvenuta nell’acqua, il prezzemolo tritato, le acciughe il sale e pepe. Una volta disposto l’impasto sulle sarde, chiudetele una per una a involtino.
Disponetele una vicina all’altra in un teglia unta di olio e separatale una dall’altra con una foglia di alloro così che si profumano (noi ci siamo dimenticati e l’alloro l’abbiamo aggiunto alla fine come semplice decorazione…e va be!)
Cospargetele con una spolverata di pan grattato e un pinzimonio di olio e succo di limone. Infornate la teglia e lasciate cuocere per 20,25 minuti. Una volta terminata la cottura lasciatele riposare per almeno mezz’ora. Noi le abbiamo mangiate anche il giorno dopo ed erano ancora più buone! 😉