In quanto affezionati all’olio buono,nella vostra credenza avete sicuramente una bella bottiglia di olio extravergine di qualità, magari comprato direttamente dal produttore, o marchiato DOP, insomma che quando lo aprite sentite quel bel profumo di fresco fruttato. E lo usate generosamente su ogni piatto, felici di combinare il buon cibo con il buon olio. Sicuri che sulla vostra tavola la cucina mediterranea è celebrata!
E poi vi capita di uscire a cena…scegliete quel ristorante dopo le tante raccomandazioni di amici e conoscenti, “Vai li che si mangia bene”, o dopo aver verificato tutte o quasi le recensioni su TripAdvisor, o semplicemente perché vi ispira (ormai avete fiuto per i ristoranti buoni). Già all’antipasto capite subito di avere scelto bene, se non fosse per quell’ “Oliaccio” che vi portano quando chiedete un filo di olio.
Ci è successo sabato sera, in un bel ristorante toscano a Milano, dove all’arrivo della Ribollita ne ho pregustato il sapore immaginandola irrorata con un filo di olio toscano. Ahimé ho dovuto gustarla senza, per non rovinarla, perché quando ho chiesto l’olio mi hanno portato una bottiglia di olio scadente, dal sapore rancido.
Ma noi ci chiediamo: come è possibile che in ristoranti pluristellati e rinomati troviamo l’olio scadente ?? Come è possibile che il cuoco accompagni quei piatti con un olio rancido che non userei nemmeno per lucidarmi i capelli??
E voi che ne pensate? Diteci la vostra!